Il Giorno della Memoria 2021. Donato Parete parla agli studenti della Fondazione Grossman di Milano

    «Il motivo per cui siamo qui è l’obbligo della Memoria. L’errore più grande che potreste fare, non tanto da studenti, ma da ragazzi, è pensare che il tempo che oggi dedichiamo per parlare della tragedia dell’Olocausto sia un qualcosa distante da voi. Ormai ci riferiamo a eventi della Storia accaduti più di 75 anni fa. I protagonisti iniziano a mancare e noi figli non potremo mai trasmettere le stesse emozioni che riuscivano loro. Loro che avevano vissuto veramente qualcosa di incredibile nel periodo più giovane delle loro vite… Soprattutto chi, a partire dai primi del 2000, aveva poi trovato la forza per cominciare a raccontare pubblicamente. Può sembrare soltanto una parte di una materia scolastica, purtroppo vi riguarda molto più di quanto possiate immaginare». Così Donato Parete, figlio di Ermando Parete (finanziere superstite di Dachau venuto a mancare nel 2016), ha voluto aprire il suo “speech”, invitato a incontrare gli allievi della scuola secondaria di primo grado della Fondazione Vasilij Grossman di Milano. Un evento, fortemente voluto dal preside Lorenzo Bergamaschi e da tutto il corpo docente, svolto nella mattinata di lunedì 7 giugno 2021. Giorno della Memoria “posticipato” (viene celebrato il 27 gennaio di ogni anno, ndr) a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19. Ciononostante il Premio Parete non ha voluto, ancora una volta, far mancare il suo impegno, cogliendo una delle primissime occasioni per dare concretezza anche al “Network della Memoria”, progetto promosso dal Comitato scientifico del Premio con l’obbiettivo di costruire una rete fattiva con le seconde e terze generazioni dei sopravvissuti dell’Olocausto. Quello di Donato Parete è stato un lungo e ampio intervento, che ha richiamato figure emblematiche come Liliana Segre, Nedo ed Emanuele Fiano, Hannah Arendt, Carlo Gribaudi e il nipote Alessandro Alpago, per arrivare fino al padre Ermando: «Avete modo di vedere cos’è successo improvvisamente, nella più totale assenza di consapevolezza da parte degli altri. La Memoria è il vaccino! Per avere questo rimedio dovete costruirvi una vostra capacità critica. Non sono strumenti a buon mercato, non possono essere acquistati in qualche negozio o sul web, non sono in vendita su Amazon. Potete solo impegnarvi e studiare per sviluppare il pensiero, il personale punto di osservazione per leggere e interpretare quello che vi circonda. Quindi, cari ragazzi, vi auguro davvero di dotarvi di questo antidoto potentissimo perché, su questi temi, la guardia va e andrà tenuta sempre alta».