Nasce il “Network della Memoria”, la rete con i figli dei sopravvissuti dell’Olocausto

    Il nuovo progetto è stato battezzato dal Comitato Scientifico del Premio Parete, costituitosi presso l’Università Bocconi. Tra i promotori: Secchi, de Bortoli, Tamburi, Pavesi e numerosi generali della Guardia di finanza. Nasce la rete dei figli dei sopravvissuti alla Shoah, un “network della Memoria” che mira a creare una nuova connessione tra i figli dei superstiti, con l’intento di proseguire il racconto e la testimonianza di un periodo atroce attraverso la voce dei discendenti diretti, come monito universale verso le future generazioni. Il progetto è stato battezzato dal Comitato Scientifico del Premio Parete, il riconoscimento intitolato all’ex sottufficiale abruzzese della Guardia di finanza sopravvissuto al campo di sterminio nazista di Dachau, che ogni anno premia presso l’Università Bocconi di Milano un personaggio dell’economia (nelle ultime edizioni Giovanni Tamburi e Vittorio Colao) in grado di incarnare e testimoniare i valori e i principi di chi ha resistito alla barbarie nazista e il messaggio principale di Ermando Parete, che incoraggiava le nuove generazioni a superare le difficoltà, anche le più terribili, con “entusiasmo di vivere e voglia di fare”. L’iniziativa, molto ambiziosa e che avrà inevitabilmente una connotazione digitale, intende tenere alta l’attenzione su uno dei periodi più bui dell’umanità, affinché il ricordo rimanga vivo nella mente delle nuove generazioni, in modo che non si fermi alla scomparsa degli ultimi testimoni diretti della Shoah. «Occorre far fronte ad una vera e propria emergenza educativa per continuare ad alimentare un grido, un monito contro ogni efferatezza e disumanità – commenta il professore Filippo Giordano, docente dell’Università Lumsa e della SDA Bocconi di Milano, segretario del Comitato Scientifico del Premio Parete -. Il 27 gennaio 2020 ha rappresentato la ricorrenza del 75° anniversario della liberazione dal campo di concentramento di Auschwitz e dei 500mila sopravvissuti al genocidio degli ebrei e sono purtroppo sempre meno i testimoni diretti. L’idea è perciò quella di favorire l’incontro tra i loro figli per rinnovare un patrimonio immenso di grandi esempi di valori umani e civili». Il progetto del “Network della Memoria” è stato messo a punto dal Comitato Scientifico del Premio Parete di cui fanno parte: Donato Parete, promotore del Premio e figlio di Ermando Parete; Mario Marco Angeloni, Generale di Divisione della Guardia di finanza di Roma; Filippo Giordano, docente dell’Università Lumsa di Roma e della SDA Bocconi di Milano, segretario permanente del Comitato; Carlo Secchi, Rettore emerito Università Bocconi; Ferruccio de Bortoli, giornalista, presidente delle Fondazioni Vidas e del Memoriale della Shoah di Milano; Giovanni Tamburi, imprenditore e banchiere, presidente di TIP e vincitore dell’ultima edizione del Premio Parete 2019; Michele Briamonte, Studio Legale Grande Stevens; Bruno Pavesi, past ceo Board of Directors Università Bocconi; il Generale di Brigata Gioacchino Angeloni, Comandante Regionale Sardegna della Guardia di finanza; Roberto Arditti, giornalista e presidente Kratesis; Mario Pierotti, banker internazionale, saggista, scrittore; Giacinto Siciliano, direttore Carcere San Vittore di Milano; i giornalisti Nello Bologna e Andrea Beato; gli amministratori locali Antonio Di Marco, Antonio Zaffiri e Gabriele Di Pierdomenico, l’imprenditore Luca Morvilli. Inoltre, in rappresentanza del Comando provinciale della Guardia di finanza di Milano, il Generale di Brigata Stefano De Braco e, in rappresentanza del Comando provinciale della Guardia di finanza di Pescara, il Colonnello Vincenzo Grisorio.